Cominciano dal Quattrocento (quando nacque il ritratto nell'accezione moderna) le persone che amando l’arte e la bellezza volevano avere il loro ritratto personale. Se non esistevano i famosi ritratti di Simonetta Vespucci (di Piero di Cosimo e Botticelli), sicuramente dopo 500 anni nessuno si ricordava della sua esistenza.Con gli anni e i secoli cambiavano stili e generi d’arte, ma il ritratto personale rimase sempre attuale e così sarà finché non spariranno caratteristiche umane come la vanità e la voglia di essere apprezzati e ricordati. E, considerando la quantità di foto e selfie postati su FB e Instagram, secondo me questo momento non arriverà presto…Seguendo il trend del secolo “La quantità è meglio della qualità” anche il ritratto personale è cambiato tantissimo. Di pittura non ne parliamo proprio… Ma anche parlando solo della fotografia, l’universo delle foto inguardabili che non hanno nessun senso e dove le persone ritratte sono venute pure male si pubblicano ogni giorno. I like ricevuti dagli amici accarezzano l’autostima della persona ritratta, ma già dopo mezz’ora di questa immagine non rimane niente. Nei social sarà seppellita sotto i post successivi, non sarà mai scaricata dallo smartphone che prima o dopo si guasterà e così il “ritratto” sarà perso definitivamente… Per fortuna! Perché così i nipoti del personaggio che speriamo vivranno in tempi con gusti migliori di quelli di adesso, non saranno imbarazzati dalle immagini dei nonni… Quando io condivido con i miei amici intimi il mio interesse per il ritratto personale fotografico e la voglia di fotografare non solo bambini e cagnolini (anche se mi piace tantissimo fotografarli), ma anche le persone adulte (per rappresentare la loro personalità e bellezza interiore) alcuni di loro rimangono parecchio scettici. Infatti, anche la mia esperienza personale mi dice che il 99% delle persone dei nostri tempi si rivolge ai fotografi professionisti solo per le foto di matrimoni, battesimi e comunioni. Ma io sono una persona che ha raggiunto l’età e la consapevolezza delle proprie capacità e interessi che mi permettono di dire: “ma chissenefrega!” Non ho l’obiettivo di diventare ricca facendo quello che mi piace. Voglio solo essere felice facendo quello che mi piace. E siccome sono una ottimista seriale spero che troverò le “vittime” che diventeranno miei modelli.Per cui, se voi condividete le mie riflessioni o se siete semplicemente incuriositi da quello che sto scrivendo, seguitemi nel mio percorso di fotografa professionista appassionata di arte del ritratto personale e magari un giorno venite a trovarmi per conoscermi di persona e per creare una vostro foto-ritratto degna non solo della bellezza del vostro viso, ma anche della bellezza della vostra anima.
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