Chi sono

Fotografa specializzata nel dog & portrait photography. 

Biography

Mi chiamo Tania Melnikova e sono nata nel 1970 in Bielorussia. La cosa più bella che mi ha dato il mio paese di origine è l'educazione musicale. Ho studiato nel conservatorio di Minsk come pianista fino a 24 anni e anche se ho lavorato poco come musicista, la musica è una importantissima parte della mia vita.

Nel 1995 mi sono trasferita a Kiev (Ucraina). Qui ho cominciato a studiare la fotografia nella scuola Fotomaster di uno dei più importanti fotografi ucraini: Alex Abramov. Ho studiato anche da un grandissimo fotografo ritrattista: Leonid Levit. 

Nel 2006 mi sono sposata e mi sono trasferita a Ravenna dove vivo con mio marito Giovanni e i nostri 4 adorabili cani Horowitz, Penelope, Rubelia e Soldino. 

Tra i miei clienti ci sono diversi grandi allevatori e cinofili italiani, ma anche della Svizzera, Belgio, Austria, Francia, Germania, Finlandia, Russia. 

Nel mio lavoro mi aiuta mio marito, educatore cinofilo e studioso di etologia, autore di 3 libri. 



Artist's statement

Sto creando la bellezza. La bellezza che sto creando è composta tendenzialmente da due cose:

La prima sono i cani. I cani sono una grande bellezza di quelle ovvie, quelle che ci circondano tutti giorni, non devi andare in un museo per ammirare questa bellezza perché magari è seduta sul divano in fianco a te… La seconda: il mio amore profondo per l’arte del ritratto tra quattrocento e novecento. Ed ecco, facendo i miei ritratti fotografici dei cani io cerco di unire queste due grandi bellezze nelle mie stampe, che possono diventare un gioiellino nell’arredo delle case delle persone che amano circondarsi delle cose belle che hanno un “sapore” di tempi lontani. Infatti, molti miei clienti o le persone che semplicemente mi seguono sui social, dicono che riconoscono subito le mie foto tra tante altre che rappresentano i cani, perché il mio stile è inconfondibile. Sono molto felice di questo fatto, perché vuol dire che nonostante sono una persona “diversamente” giovane (ho 52 anni) e per questo motivo non riesco ad entrare mentalmente ed emotivamente nel flusso dei trend, riesco comunque ad avere lamia identità ben precisa ed apprezzata. Infatti, sono assolutamente convinta che una mia stampa che rappresenta un bellissimo cane appesa sul muro di una casa donerà all’abitante di questa casa le emozioni più belle e confortanti che un’opera “di tendenza” dei nostri tempi turbolenti.

Ho cominciato a studiare la fotografia quando avevo 32 anni avendo un background culturale della persona che per 20 anni ha studiato la musica classica (la mia prima professione è il piano classico) e in conseguenza non poteva non studiare con grande attenzione la storia dell’arte. Sono grande appassionata della storia dell’arte. Come ho scritto prima, i miei interessi tendenzialmente viaggiano tra il quattrocento e il novecento europeo. Sono convinta che questi 500 anni hanno regalato all’umanità il 90% della bellezza assoluta, quella per la quale il genere umano potrebbe entrare nella storia dell’universo (se quella esiste naturalmente). Per cui tutte le mie ispirazioni nascono da questo amore. E siccome l’oggetto della maggior parte delle mie creazioni sono i cani, trasporto questo mio amore ad ogni ritratto di cani che faccio: mentre scatto e faccio la post produzione, nella mia testa scorrono le opere di Carpaccio, Veronese, Bronzino, Tiepolo…. e tanti altri artisti da me amati con il sottofondo della musica meravigliosa di Bach, Vivaldi, Mozart, Schubert, Chopin…. (potrei continuare, ma credo che avete capito quello che volevo dire). 

Sì, sono una persona di una educazione molto classica, sono molto orgogliosa di esserla e di trasmettere in ogni mia opera quello che sono.

La mia missione, quello che desidero, quello che sto facendo durante ogni mio shooting è immortalare la bellezza del cane in chiave del “ritratto classico umano”. Inoltre, credo che la cosa più importante di qualsiasi ritratto è lo sguardo. Se parliamo del ritratto dei cani, è ancora più interessante, perché se lo sguardo umano si può descrivere, lo sguardo di un cane molto spesso è come la musica: lo “senti”, ma non puoi descriverlo con le parole semplicemente perché sono troppo poche, povere e non rendono l’idea.

Per cui, in ogni mia opera io cerco di immortalare l’unione di due cose indescrivibili e bellissime: la “musica” dello sguardo di un cane e il sapore dell’arte dei tempi lontani.


CocCami & Miranda

Collaboro con le artigiane Camilla Coccari e Simona Morgagni nella creazione dei bijoux e accessori  della collezione "Estro Armonico" con le immagini dei cani. Insieme a loro gestisco laboratorio e show room (dove si trova anche il mio piccolo Photo Atelier) nel centro storico di Ravenna. 


I miei interessi.

Musica classica e jazz. Da 9 anni faccio parte del team di uno dei più grandi jazz festival europei Leopolis Jazz Fest.

La storia dell'arte. Insieme a mio marito facciamo ricerche sul tema "Cani nell'arte" e pubblichiamo video su youtube e IGTV su Instagram. 


La fotografia per me...

Forse faccio un discorso che possono capire solo i musicisti... ma ci provo.

Che cosa è l'interpretazione? Mozart ha scritto una sonata e qualsiasi persona può aprire lo spartito e suonare. Ma cosa possiamo sentire? Una cosa divina che entra nell'anima e fa venire le lacrime o un obbrobrio imbarazzante. Da cosa dipende?

Ci sono tante cose da elencare... ma le più importanti son tre.  

Tecnica - se non hai la preparazione giusta che viene in seguito ad anni e anni di esercizi quotidiani ed una buona scuola di base, puoi essere pieno di talento ma non potrai mai esprimerti in una maniera accettabile.

Background culturale - noi siamo quello che abbiamo visto, sentito, studiato... Perché alcune persone si accontentano dalle cose mediocri? Perché non hanno conosciuto niente di meglio. Quando una persona che si reputa un'artista crea le sue opere (non importa il genere), si percepisce sempre la sua profondità o la sua superficialità. 

Talento, sensibilità, estro. Chiamatelo come volete, ma il senso è molto semplice: ogni singola nota si prende con un tocco preciso, in un momento preciso e si tiene con un tempo preciso. Non un millesimo di secondo in meno, né di più. Perché proprio questo millesimo di qualcosa fa la differenza tra una interpretazione geniale e una mediocre. 

E l'insieme delle tre cose fondamentali fa la differenza tra Pavarotti e il karaoke, tra Horowitz e il pianobar, tra Cartier Bresson e una persona che ha la macchina fotografica... 

Io non mi reputo assolutamente né Pavarotti, né Horowitz né Bresson, ma quello che garantisco alle persone che affidano a me una cosa importantissima - i loro ricordi dei momenti più belli - sono la serietà, la preparazione professionale e l'amore consapevole per quello che faccio da più di 15 anni.  

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